Sentieri di memoria resistente

Si stendono sui sentieri della resistenza partigiana i percorsi delle routes  340 e 361. Siamo in provincia di Verbania, alle porte del Parco nazionale Val Grande, famoso per ospitare al suo centro l’area wilderness più vasta d’Europa.

La route 361, spiegano Camilla e Riccardo, è composta dalle Comunità R/S di Verbania, Marostica e Scafati e parte dalla Casa della Resistenza, in località Fondotoce (VB)  per svilupparsi sulle alture intorno a Verbania attraverso l’incontro con delle persone che hanno fatto della resistenza una ragione di vita: la signora China Bussi Baroni presidente dell’Anpi di Verbania, Emilio Cantaluppi detto Barilla e il partigiano Arialdo Catenazzi sono solo alcuni dei testimoni che i giovani rover e scolte incontreranno lungo la Strada per ascoltare le loro storie di coraggio. Sarà la Strada che, passo dopo passo, li porterà sulla piana del Piancavallone (1530 mt.) per poi scendere in città dove presso il Kantiere, uno spazio giovani del comune di Verbania, potranno sperimentarsi in laboratori sul significato della Resistenza vissuta nella propria città.

La route 340, con le Comunità R/S di Arona, Matera e Asti, invece si sviluppa esclusivamente sulla montagna percorrendo la Val Grande da nord a sud. Chiara e Massimo mi raccontano che entreranno in valle da Finero e usciranno da Cicogna, monitorati e seguiti dal corpo forestale di Vogogna e dall’Ente Parco Val Grande soprattutto nei passaggi più difficili  (come la Bocchetta di Terza a 1836 mt.) avendo modo di ricordare da dove veniamo camminando su quei sentieri che con la resistenza hanno fatto la storia di questo paese. Vogliono sperimentare qualcosa che, almeno in parte, sfiora il sentiero Chiovini e trova la sua naturale conclusione presso la Casa della Resistenza di Fondotoce.

Per entrambe le routes l’allettante sfida che pone questo territorio è dovuta alla sua conformazione naturalistica quale area selvaggia da tutelare e da avvicinare con rispetto e senza quella tendenza di conquista di una non meglio precisata rusticità. Un sottotitolo che ben potrebbe indicare questi due viaggi, prima di tutto educativi per come sono stati sviluppati potrebbe essere: in punta di piedi nell’ambiente, in punta di piedi nella storia.

Anita Arpaia