"Pongono il loro onore nel meritare fiducia" dallo scautismo al giornalismo

Mario Tedeschini Lalli ha 63 anni ed originario di Roma, giornalista per Repubblica e autore di blog. Si occupa attualmente della formazione dei giovani giornalisti e di digital journalism. Ha speso la sua vita nell’informazione vivendo in prima persona i suoi cambiamenti e le sue  rivoluzioni. E’ stato intervistato a margine di un incontro a San Rossore.

D: Come e quando hai iniziato il mestiere del giornalista, quali aspettative avevi?

Tedeschini: Ho cominciato già da adolescente ad avvicinarmi a questo mondo. A 20 anni ho iniziato a scrivere per la sezione locale de “La Repubblica”. Dopo aver studiato giornalismo negli Stati Uniti, sono ritornato in Italia e ho continuato a scrivere per altre testate. In America ho imparato il codice deontologico del giornalismo e come svolgere al meglio questo mestiere che con gli anni è andato via via migliorando. Mi sono avvicinato al giornalismo innanzitutto per divertimento e solo successivamente con l’intento vero e proprio di raccontare.

D: Quel’è il ruolo del giornalista professionista oggi con l’avvento di internet?

Tedeschini: Il ruolo del professionista si deve attuare in tutti i campi; tuttavia molte volte è difficile, per mancanza di tempo e soldi svolgere questo servizio al meglio. Un tempo tutto passava sotto la penna del giornalista, oggi deve porsi a fianco dell’informazione creando un metodo capace di selezionare le informazioni e le fonti. D’altro canto, il pubblico dovrebbe a sua volta identificare la percentuale di giornalismo che conta e tralasciare tutto il resto. La sfida attuale del giornalista è quella di informare con professionalità e correttezza.

D: Come l’essere stato scout ha influenzato la tua vita e il suo mestiere?

Tedeschini: Diciamo che è stato centrale, ho addirittura sposato una capo reparto! Pur avendo smesso a 23 anni ho contribuito a dare una mano nella sezione stampa dell’associazione. A livello lavorativo ho ritrovato i valori della lealtà, dell’onore nel meritare fiducia, fondamentali per il giornalista.

D: Perchè hai accettato di parlare a questo pubblico?

Tedeschini: Perchè mi piace discutere di informazione, soprattutto con i giovani. Sono molto affezionato all’associazione, avendo collaborato in passato curando l’aspetto della comunicazione verso l’esterno e occupandomi tuttora di giornalismo.

D: Secondo te questo evento porterà a dei cambiamenti?

Cambierà sicuramente molto, perchè siamo in tanti, che condividiamo gli stessi ideali dirompenti che vogliamo far conoscere a tutta Italia per far partire il futuro che aspettiamo.
L. Virgini