I giovani rover e scolte del gruppo Santarcangelo di Romagna dopo un percorso di riflessione durato un anno sul “Coraggio di farsi ultimi”, presentano a San Rossore una tavola rotonda dal titolo: “Le ingiustizie: come reagire”.
Sono presenti come relatori don Maurizio Patriciello, della parrocchia di Caivano (Napoli), nella “Terra dei Fuochi”; Marco Tarquinio, direttore di Avvenire; Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia.
Don Patriciello riporta i giovani alla “battaglia per i diritti elementari”, come lui la definisce, che si svolge con impegno quotidiano denunciando il dramma di chi, nella “Terra dei Fuochi”, vede la propria terra “tradita e violata”.
Il direttore di Avvenire, che ha condiviso la battaglia per la giustizia in Campania tramite il proprio quotidiano, è convinto che “la consapevolezza cambi il mondo”: per questo il giornalismo si spende nel raccontare l’impoverimento di prospettive di chi è invisibile per la società, “lasciato fuori dal gioco”, afferma riprendendo un termine caro al vocabolario scout.
La richiesta di giustizia allaccia ai precedenti l’ultimo intervento di Gianni Rufini di Amnesty: ancora una volta i temi portanti per il dibattito sono le aree di conflitto, lo sfruttamento delle risorse, l’eccessivo impoverimento e le difficili condizioni dei migranti nel mondo di oggi.
Nel finale don Maurizio Patriciello compie un accorato appello, praticamente un grido, ai “fratelli che hanno sbagliato: devono chiedere scusa e perdono a voi ragazzi” , poi “vanno condannati, e se lo Stato non lo fa dobbiamo lamentarci con lo Stato”. Il religioso ha concluso rivolto ai giovani, riscaldati dalle parole: “la vostra voce se grida insieme alla mia sarà più forte della mia soltanto”.
Francesca Ballin, foto di A. Mattia