Dopo la stesura della Carta del coraggio “a settembre l’Agesci sarà nuova e diversa, non sarà più come prima”. Ne è convinta Marilina LaForgia, presidente dell’Agesci, che, alla cerimonia di avvio del Consiglio nazionale della Branca rover e scolte, rinnova la fiducia negli alfieri, ragazzi e ragazza chiamati a confrontarsi e a realizzare, entro domenica, la Carta del coraggio. “Continuo a credere in voi, nella vostra intelligenza e capacità di leggere il presente e di essere proiettati nel futuro. Vi chiediamo dunque il coraggio del nuovo nelle parole che pronuncerete e scriverete”, aggiunge Marilina LaForgia sottolineando che questo “è un compito non facile” perchè non si tratta di avere semplicemente “il coraggio della semplice novità, del nuovo per il nuovo ad ogni costo, nè di osare la rottura degli schemi solo per il fatto che vanno rotti. Quello che vi chiediamo- continua- è qualcosa di più: è rendere nuove tutte le cose”. Insomma, “siate protagonisti autentici della follia che abbiamo voluto tentare”.
A ruota la segue Matteo Spanò, presidente dell’Agesci, dicendo che “si deve essere un po’ pazzi a pensare di costruire qualcosa di nuovo sotto un tendone da circo”, quello che ospita (a san Rossore) il ‘parlamentino’ dei giovani scout, “dove fa molto caldo”. Ma si sente forte anche l’entusiasmo della sfida, prosegue certo che il risultato del lavoro sulla Carta del coraggio sarà “un pensiero alto, non l’esito di una azione di maggioranza; un pensiero, perchè comune, in cui vi ritrovate e appassionate”.
Mattia Cecchini
(Foto di copertina: I presidenti del Comitato nazionale Agesci all’apertura del Consiglio R/S – Foto di Giacomo Bindi)