“Le vostre azioni di coraggio hanno svelato a tutto il Paese che siete in grado di fare nuovo il tempo che vi è stato consegnato. Avete usato parole inedite, avete avuto il coraggio di dire a testa alta la parola futuro, di guardarlo negli occhi. Avete varcato la soglia, indietro non si torna indietro, la direzione è tracciata, One way: giocate fino in fondo il vostro protagonismo”. Con queste parole gli incaricati nazionali alla Branca rover e scolte, Elena Bonetti e Sergio Bottiglioni, hanno inaugurato la parte fissa della Route nazionale al campo del futuro di San Rossore davanti a 30.000 ragazzi e ragazze. Gli incaricati hanno accolto la richiesta di protagonismo arrivata degli R/S, ed hanno lanciato loro la palla per giocare la sfida del cambiamento.
“Poniamo il nostro onore nel dirvi che siamo pronti ad accogliere le parole nuove che ci avete consegnato con il Capitolo nazionale: prossimità, politica, servizio. Le vostre azioni di coraggio vissute nei luoghi di casa vi hanno permesso di fare esperienza di un cambiamento possibile – aggiungono Elena e Sergio – siete chiamati alla responsabilità dell’oggi, a declinare i diritti per generare cose buone, belle e vere. Servire è la sfida e permetteteci di dire, guardandovi negli occhi, il futuro è oggi. La Route nazionale è già storia”.
Chiude l’Assistente ecclesiastico don Giovanni Gallo: “Amici miei, quando avete varcato l’ingresso del campo nei vostri occhi ho visto gioia, fatica e speranza. Ecco i primi passi all’interno della nostra città, la Città Santa, la Nuova Gerusalemme che ci vede protagonisti insieme al Signore Gesù, il risorto. È una vera apocalisse, la nostra apocalisse, è la rivelazione che è possibile vivere da risorti e costruire una storia nuova. Se ci fidiamo del Signore, se accogliamo questa apocalisse nella vita, allora la costruzione della Città sarà compiuta, questa Città, questa Chiesa, questo nostro mondo che ha bisogno di ciascuno di voi, di noi, per essere la dimora i Dio con gli uomini. E amici miei credetemi, è bellissimo. Buona Strada”.
Matteo Caselli