“I rifiuti non ci sono”, sono queste le parole di Rossano Ercolini, maestro elementare di Capannori e presidente dell’associazione Zero Waste Europe, intervenuto venerdì 8 agosto al laboratorio “Mi rifiuto!”organizzato dai ragazzi del gruppo Agesci Roma 72.
Ercolini crede che il futuro del pianeta passi per le mani di tutti e che la generazione di rifiuti avvenga solo quando si mischiano fra loro in maniera incontrollata e non intelligente. Con la sua storia testimonia il coraggio di essere cittadini attivi, dimostrando che i sogni possono diventare realtà. Nel 1994, già attivista dell’associazione Ambiente e Futuro, inizia la sua battaglia contro la costruzione di un inceneritore a Capannori (Lucca): come insegnate ed educatore si sente in dovere di iniziare una campagna di sensibilizzazione proprio nella sua scuola, portando rifiuti e sacchi neri in classe e avvicinando i bambini a tematiche ambientali e di smaltimento dell’immondizia.Nel 1996 vince la battaglia contro l’inceneritore ed è qui che inizia la sua storia: il movimento locale diventa nazionale e nel 2013 vince il Goldman Environmental Prize, un premio assegnato annualmente agli attivisti ambientalisti di base.
Zero Waste Europe “non parla di rifiuti, ma di democrazia”, come afferma lo stesso Ercolini, e vuole dimostrare l’importanza personale nello smaltimento dei rifiuti partendo dalle piccole cose. Nello smaltimento dei rifiuti tre sono i passi importanti: il prevenire, il riparare, il riciclare. Ciò che del rifiuto non riciclabile, attiene alla responsabilità estesa del produttore. Il progetto parte dalle piccole cose come dimostra usando l’esempio del cono gelato, un “imballaggio” commestibile. Critica le capsule di caffè non riciclabili, promuovendo quelle ecosostenibili.
Il ibro di Ercolini Non bruciamo il futuro resta per tutti un incoraggiamento a creare campi, uscite e route sempre più ecosostenibili e ad impatto zero ricondandoci che “la guida e lo scout amano e rispettano la natura”.
Simona Cammarata