Siamo tutti disabili

Il clan “Stella Marina” del Gruppo Pisa 4, composti di ragazzi di età compresa dai 17 ai 20 anni, ha incontrato gli operatori e gli ospiti della casa-laboratorio della cooperativa sociale “Dinsi une man” di Pisa, che aiuta i disabili a conquistare indipendenza nella cura personale e della casa.

Rover e scolte hanno trascorso tre giorni nella casa-laboratorio insieme agli ospiti: incontri con gli psicologi e con gli operatori dell’associazione hanno premesso loro di sapere che spesso le persone disabili vengono limitate nella loro autonomia, mentre le capacità che potenzialmente hanno vengono sottovalutate. Un esempio? Può capitare che a una persona disabile venga impedito di mettersi in gioco e di sfruttare al massimo le proprie potenzialità anche nelle attività semplici e quotidiane all’interno del nucleo familiare.

Secondo l’associazione, e ne sono convinti anche i rover e le scolte del Pisa 4, per cercare di valorizzare un disabile è necessario renderlo il più indipendente possibile, affidandogli un percorso terapeutico adeguato ai disturbi che presenta ma costantemente aperto a margini possibili di miglioramento e legato alla possibilità di poter sfruttare appieno le sue capacità.

I ragazzi del clan “Stella Marina” consigliano a tutti i coetanei di fare un’esperienza del genere, anzi consigliano di fare un’esperienza di servizio di qualunque tipo perché porta ad un arricchimento personale e aiuta nel proprio percorso di crescita. “Crediamo che le persone disabili ci possano aiutare a vedere il mondo da prospettive diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati”, dice Francesco.

“Siamo tutti dis-abili: diamoci una mano” è il motto individuato dai ragazzi del clan Stella Marina per sottolineare questo aspetto: i disabili, anche se non in grado di svolgere appieno alcune attività motorie, sono capaci di insegnare molte cose importanti della vita come la riscoperta dell’emotività.

 Sara Fornaini