Vita nuova agli spazi che abitiamo

In vista della Route nazionale, quest’anno rover e scolte, i ragazzi scout tra i 16 e i 21 anni, sono stati chiamati a scegliere tra cinque diverse strade di coraggio. Indirizzi diversi, ma con un’unica meta: rendersi cittadini attivi, cittadini che vogliono migliorare il proprio paese in ogni modo. Questo è possibile grazie al coraggio che ogni gruppo scout deve riuscire trasmettere alle persone, per  ottenere, con l’impegno di ognuno, una società migliore.

Ed è proprio quello che ha fatto il clan “Orsa Maggiore” del Trento 1, scegliendo di risistemare l’antica villa di proprietà della Curia di Trento, dove ha sede il gruppo. Qui i ragazzi si ritrovano, ormai da anni, per confrontarsi, dialogare e giocare, ma il posto sfortunatamente è diventato un luogo malsano, in cui si rifugiano persone escluse dalla società, e di conseguenza le sue condizioni non sono più ottimali.

La villa, infatti, sta cadendo a pezzi sia da un punto di vista strutturale che etico, ma i giovani non vogliono questo né per loro, né per le altre persone che ne usufruiscono:  vorrebbero una sede sicura, capace di ospitare anche i più bisognosi, data l’immensità dello stabile, a cui appartengono anche enormi prati verdi antistanti la struttura. Il loro coraggio è proprio quello di rendersi parte attiva della cittadinanza, dando nuova vita alla struttura e una possibilità in più a chi ne ha bisogno.

Rover e scolte avevano già in mente di appoggiarsi ad un’associazione, Punto d’incontro di Trento, che si identifica come “rifugio sociale”, che si è offerta di aiutare il clan a sistemare la villa. L’idea iniziale era di rimettere a nuovo l’intera struttura con lavori, sia interni che esterni,  per riuscire a realizzare un dormitorio e spazi per opere di beneficenza. Così facendo, anche gli altri fruitori dello stabile, oltre ai ragazzi, sarebbero stati molto più al sicuro.

Purtroppo la Curia non disponeva di fondi per far partire il progetto, per questo i ragazzi hanno trovato, come soluzione per raccogliere fondi, quella di allestire una mostra fotografica all’interno della loro sede. Si sono quindi attivati per costruire dei pannelli, che tappezzeranno le pareti della villa, sui quali verranno attaccate le foto che racconteranno la situazione di sfacelo. Ogni foto è accompagnata da una didascalia e da una piantina per mostrare il punto in cui la fotografia è stata scattata. La mostra ha lo scopo di informare la cittadinanza dello stato di degrado dello stabile e promuovere l’iniziativa degli scout, in modo tale da sensibilizzare le persone a rendere migliore una parte della loro città, perché, come ci ha insegnato B.-P.: “Cercate di lasciare questo mondo un po’ migliore di come lo avete trovato”.

Giulia Jachemet