La città saluta la ‘nuova’ città: Pisa dà il suo benvenuto ufficiale agli scout che riempiranno San Rossore. Una delegazione del Consiglio comunale ha incontrato i presidenti dell’Agesci, Capo Guida e Capo Scout assieme ai rappresentanti dell’Ente parco di San Rossore. Uno scambio di saluti, “per darvi il benvenuto e dirvi che Pisa è contenta di accogliere” i 30.000 rover e scolte in arrivo da tutt’Italia, riassume Riccardo Buscemi, vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Pisa.
Ma anche un modo per ribadire la convinzione nel fatto che il parco sarà lasciato migliore di come lo si è trovato. Su questo la fiducia dei politici pisani è praticamente bipartisan. L’attesa è tanta, man mano che l’arrivo dei ragazzi si avvicina “si sente sempre di più che siamo protagonisti di una cosa eccezionale, un evento straordinario e bellissimo. Si sente l’emozione vibrare nelle parole mentre se ne parla”, dice il presidente del parco, Fabrizio Manfredi.
“Sta nascendo una città molto provvisoria, qualcosa che si sta caricando di straordinarie attese. E’ una città che scomparirà e non lascerà traccia di sè; è una città in cui non mancherà nulla” e da cui i ragazzi ripartiranno dopo aver sperimentato la “capacità di antropizzazione degli spazi senza danneggiarli”, assicura Marilina La Forgia, presidente dell’Agesci, aggiungendo che Pisa “non si pentirà di averci ospitato”.
Perchè, garantisce a sua volta Matteo Spanò, presidente dell’Agesci, “sentiamo la responsabilità di una sfida che è anche educativa”: riuscire a far convivere una città dove c’è i una riserva, tenere insieme 30.000 persone e una natura delicata e protetta “migliorandola”, riempiendo questi spazi “in un modo nuovo e sociale” realizzando un “modello civile nuovo”. Dopo l’incontro tra la città e i nuovi “vicini”, la delegazione del Consiglio comunale ha visitato il parco dove si stanno ultimando le varie costruzioni e strutture.