Una città a colori aspetta vagabondi e vedette

Mappa a colori di San Rossore. Ecco in anteprima la ‘geografia’ del campo in attesa dei 30.000 rover e scolte in cammino per tutt’Italia. A ognuno il suo quartiere: ciascuno diverso, ciascuno con le sue specialità. Eccole in anteprima per voi.

Quartiere arancione: il quartiere delle novità e delle sorprese

E’ una città nella città: 5000 abitanti e 319 comunità di rover e scolte. “Il gioco di questi giorni, ci farà divertire davvero se insieme sapremo collaborare e rispettare semplici regole per essere una città viva di ben 5.000 persone, dice  Stefano Marini, sindaco del quartiere arancione. La sua piazza principale è dedicata a Santa Caterina, patrona d’Italia e protettrice delle Scolte; è percorsa da due strade intitolate a due esempi di coraggio: Ragazzi della Rosa Bianca e Don Peppe Diana.  Dista poche centinaia di metri dal Campo del Futuro, che accoglierà tutte le celebrazioni e le attività plenarie e in questi giorni ospiterà tutti gli abitanti, appartenenti a 319 comunità R/S che racconteranno le 92 routes vissute dall’1 al 6 agosto. “Una città che riserverà tantissime sorprese, è quella che gli abitanti del quartiere arancione potranno vivere e scoprire – sottolinea con entusiasmo Beatrice Tasselli, altro sindaco del quartiere – a partire dall’accoglienza che sarà a loro riservata e durante la quale potranno lasciare la propria impronta”. Allegria, clima familiare, ambientazione italiana traspariranno già a partire dall’animazione della serata inaugurale.

I sindaci Beatrice e Stefano, con l'assessore Lorenzo il cuore del Quartiere Azzurro - Foto di Sara Bonvicini

I sindaci Beatrice e Stefano, con l’assessore Lorenzo il cuore del Quartiere Azzurro – Foto di Sara Bonvicini

 

Quartiere viola: “qui siamo fortunati”

Passata l’ora di scarpinare, ecco quella dell’abitare. Quello viola è il quartiere della responsabilità, contraddistinto dalla lettera C: dovrà contenere 269 Comunità R/S e i 4.933 ragazzi e capi di numerose routes regionali. Il quartiere è sotto l’amministrazione di due sindaci: Chiara, Incaricata regionale alla branca rover e scolte dell’Emilia-Romagna e Enrico, suo omologo del Trentino.  “Siamo contenti di rappresentare il quartiere viola indossando un fazzolettone rosa fucsia. Siamo fortunati perché logisticamente il nostro quartiere è vicino ai punti di incontro come la piazza del coraggio e la piazza del futuro dove si svolgeranno i nostri appuntamenti in plenaria”, spiegano i due primi cittadini. Il coordinamento per tutti i servizi da coprire è affidato alla competenza e responsabilità degli assessori, ruoli ricoperti dagli incaricati regionali alla Branca rover e scolte: Assunta dalla Lombardia è assessore ai Laboratori insieme a Silvia; Laura ha la delega  della sicurezza. Nello staff del sindaco: Alessandra e Michele della Lombardia, con Chiara del Trentino e Max dell’Emilia-Romagna. Marco della Lombardia è assessore alla tesoreria mentre Emanuele è all’arte spettacolo e cerimonie. Andrea, responsabile regionale dell’Emilia-Romagna è assessore alle tavole rotonde. Mattia da Trento è assessore ai servizi. E non è finita Silvia si occupa  vettovagliamento-mensa.  Il supporto del reparto IT è affidato a Fabio e Alessandro dal Lazio. Già questa sera il quartiere si prepara ad accogliere 120 rover e scolte dalla Sardegna.

Il fucsia è il Quartiere della Responsabilità

Il fucsia è il Quartiere della Responsabilità

Quartiere verde: latte e miele

Latte e miele. Questi gli ingredienti della cerimonia di accoglienza del quartiere verde, simbolo di “Speranza”, come quella che San Giorgio dona nel momento in cui libera il mondo dal male (il drago) e permette alle persone di instaurare relazioni vere. Manca poco all’arrivo dei ragazzi scout al Parco di San Rossore, il pomeriggio di martedì 5 agosto Gemma e Mario, i sindaci del Quartiere verde, insieme a Don Francesco, assistente ecclesiastico si trovano con il resto dello staff condividendo le idee per le attività dei giorni seguenti. Hanno pensato di accogliere i ragazzi che arrivano da tutta Italia prendendo spunto dalla piazza principale del quartiere che è dedicata a San Giorgio. Da qui nasce la volontà di offrire latte e miele ai clan di scout che entreranno nella città della speranza, simboli della Terra promessa e che richiamano la volontà di promuovere delle relazioni non solo per stare insieme, ma soprattutto incontrare l’altro. Lo spazio non viene quindi solo inteso come un luogo che ospita gli scout, ma instaurare una relazione di rispetto con il Parco.

Si dice "verde speranza"... - Foto di Cinzia Tagliabue

Si dice “verde speranza”… – Foto di Cinzia Tagliabue

Quartiere azzurro: “ai confini del mondo”

Al confine del parco chiude strada Cascine Nuove il quartiere azzurro, l’ultimo della “città del coraggio”. Paolo e Silvia, i sindaci del quartiere, si preparano ad accogliere circa 5.660 rover e scolte (giovani scout tra i 16 e 21 anni), 307 comunità di clan gemellate in 93 gruppi. I primi clan arriveranno dalla Sardegna. Il sindaco presenta a tutta la staff la contraddizione più grande del quartiere che lo rende allo stesso tempo scomodo e affascinante. E’ questo, infatti, quello geograficamente più estremo rispetto all’ingresso del parco e quindi un po’ scomodo perché possa essere raggiunto rapidamente per portare le notizie, ma allo stesso tempo è di rimpetto al “campo del futuro”, l’area con il palco che ospiterà alcuni dei grandi eventi di questa Route nazionale. Dalla propria tenda rover e scolte avranno piccoli assaggi di musica e di festa già durante le prove generali, in anticipo rispetto agli altri. “One way, diritti al futuro” è il motto della Route ed è per gli abitanti uno slogan da prendere in prestito perchè la strada principale che attraversa il parco e va percorsa tutta per raggiungere il quartiere e porta direttamente al “campo del futuro”.

Azzurro è il colore della Fedeltà

Azzurro è il colore della Fedeltà

 Quartiere giallo: inno (in progress) alla gioia e dromedari

Il conto alla rovescia e’ iniziato: solo poche ore e i prati quasi deserti dei sottocampi della nuova e immensa citta’ di San Rossore inizieranno a riempirsi di rover e scolte provenienti dalle route di tutta Italia. Intanto, nella landa desolata (ancora per poche ore) del sottocampo giallo, il Quartiere della gioia, gia’ si aggirano da alcune ore degli strani figuri con una maglia rossa con la buffa faccia di un dromedario: sono gli incaricati regionali alla branca rover e scolte. Sono loro i responsabili dell’accoglienza e della relazione con i 318 clan che fino a domenica 10 agosto popoleranno il Quartiere della gioia. Sono nove e provengono da quattro regioni: Sardegna, Liguria, Piemonte e Val D’Aosta. Tra loro due sindaci: Serenella dalla Sardegna e Lorenzo dalla Liguria. Accanto a loro ci sono poi gli assessori addetti alle varie aree: servizi, segreteria, tavole rotonde, veglie e cerimonie, laboratori, informatica e sicurezza che si occuperanno di gestire e coordinare la logistica di tutto il campo. Intorno alla piazza centrale del quartiere, la piazza “San Francesco” si diramano la via Mandela, la strada del Coraggio, via Gandhi e via delle Aquile Randagie. Tra le strutture del sottocampo ci sono poi il palco per le cerimonie e le veglie, la segreteria, la redazione, la cappella, e lo Scout shop. Come negli altri Quartieri anche nel sottocampo della Gioia si svolgeranno da giovedi’ 7 agosto I circa 130 laboratori e le 6 tavole rotonde: Il coraggio di farsi ultimi “La violenza di genere” Don Aldo Bonaiuto e Monica Martinelli, Il coraggio di liberare il futuro “Il coraggio di fare scelte controcorrente” di Alfonso Sabella, Il coraggio di essere cittadini “Il ruolo della scuola e dell’informazione nella formazione del pensiero” di Maria Chiara Carrozza, “Il valore dell’informazione come strumento di coraggio” di Francesco Cavalli, Il coraggio di liberare il futuro “Il coraggio di ri-cominciare” di Luciano Manicardi e Federica Lisi, Il coraggio di amare “Il corpo e le relazioni umane nel mondo 2.0”. “Ci siamo, ormai manca poco. Il quartiere e’ quasi pronto per accogliere le comunita- a raccontare l’attesa di queste ore e’ il sindaco Serenella – noi ci stiamo preparando con grande entusiasmo e gioia per vivere con spirito di vera accoglienza l’arrivo dei clan che prenderanno possesso del loro posticino all’interno del Quartiere della gioia. Ci auguriamo che questa seconda parte della Route Nazionale – continua l’incaricata alla branca della regione Sardegna – possa essere un grande momento di incontro, confronto e conoscenza che portera’ alla scrittura della carta del coraggio”.

 

Ecco il Quartiere della Gioia! - Foto di Anita Arpaia

Ecco il Quartiere della Gioia! – Foto di Anita Arpaia