Cattignano (Verona) – 4 agosto, ore 7.30. Condizioni meteorologiche ottime, il sole è già alto fuori dalle tende e la temperatura è gradevole. Il gruppo di scout è in partenza da Bolca: un cammino lungo e piuttosto faticoso li aspetta. Ci vogliono quattro ore di strada sterrata per raggiungere la cima della collina, luogo stabilito per il pranzo e contraddistinto dalla presenza di una grande pala eolica e da una bella vista sulle valli circostanti e sulla pianura.
La pausa post-pranzo – un paio d’ore per far riposare le gambe – è provvidenziale: nel pomeriggio infatti a causa di numerosi bivi malsegnati la strada è più lunga del previsto.
Sono quasi le otto quando il gruppo giunge a Cattignano, paese compatto e silenzioso: niente di meglio di una doccia, una cena e una breve messa per concludere questa giornata del campo mobile. Domani inizia l’avvicinamento verso San Rossore.
5 agosto, si torna a Verona.
Verona – Giornata cruciale, l’ultima della parte mobile della Route nazionale: oggi il clan sceglie il suo alfiere, il rover o la scolta che rappresenta il clan nel “Consiglio nazionale” che scriverà la Carta del Coraggio. La route 417 ha ‘eletto’ una scolta: Valeria Isgrò del Genova 15. Sarà dunque lei a fare da portavoce per le idee di tutto il gruppo.
Nel dopopranzo uno scontro calcistico di tutto rispetto anima la piazzetta dove il gruppo sta sostando: si sfidano i gruppi di Napoli e Genova. Ancora un po’ di cammino e un pezzetto in pullman, infine, per raggiungere Verona, il punto di ritrovo di tante routes regionali che si sono svolte sui Monti Lessini. Qui i clan di formazione trascorrono l’ultima notte prima della partenza in treno, il 6 agosto, per San Rossore.
Pietro Buatier[/text_output]