E il clan di Portici gridò: "La camorra fa schifo"

Portici, provincia di Napoli, in pieno territorio di camorra. Non è facile essere giovani qui, ci vuole coraggio per esprimere il proprio disaccordo nei confronti dell’illegalità e dei suoi principi distorti. Il clan/fuoco del gruppo scout Portici 2 ci prova, si mette in gioco per gridare a tutta la città che si possono cambiare le regole del gioco, che si devono cambiare.

Durante l’anno, i ragazzi strutturano un sondaggio da proporre agli studenti delle scuole superiori e agli adulti della loro città. Molti rispondono, ma sono molti anche quelli che non accettano di partecipare. Una volta raccolti e analizzati i dati, i rover e le scolte preparano un video da diffondere sui canali dei social network più diffusi e più partecipati dai giovani, usando un linguaggio semplice, immediato ma anche preciso e diretto, per sensibilizzare le coscienze di chi li circonda, mettendoci loro stessi la faccia in prima persona, perché non ci siano scuse per nessuno.

Dal sondaggio effettuato emerge che oltre il 70% degli intervistati sa bene che compiendo i gesti quotidiani descritti nel video contribuisce a sostenere la camorra: nella clip si rappresentano momenti di vita quotidiana ma declinati nel linguaggio tipico della cultura camorrista, con esempi che vanno dal parcheggiatore abusivo al venditore di cd falsi, dallo spacciatore che corrompe i ragazzi del quartiere ai delinquenti che esigono il pizzo dai negozianti. E si scopre che una persona su cinque ha subito intimidazioni dalla camorra, solo la metà degli studenti porticesi crede che l’istruzione possa essere un’arma contro la criminalità.Le immagini che propongono gli scout di Portici sono quasi banali, ma crude nella loro semplicità che mostra quanto sia diventato naturale per gran parte di noi accettare le cose così come stanno, senza far niente per cambiarle.

Per questo, i ragazzi del Portici 2 lanciano il proprio messaggio di denuncia: “Cambia le regole del gioco. Tocca a te”, chiedendo a tutti noi di gridare sempre più forte: “La camorra fa schifo!”

 

Gianluca Ermanno