A San Rossore sorge un punto accoglienza profughi

Al Quartiere della Responsabilità rover e scolte allestiscono un punto Caritas di accogleinza profughi. E’ solo una simulazione, ma la relazione instaurata tra “operatori” e “rifugiati” è reale. Il centro di accoglienza è stato allestito durante il laboratorio “In ascolto delle periferie”, organizzato dalla Caritas di Lodi, seguendo il tema “il coraggio di farsi ultimi”.

Per toccare con mano il meccanismo di reinserimento dei profughi all’interno della società, i volontari della Caritas hanno diviso i partecipanti in “ascoltati” e “ascoltanti”, ed hanno simulato la classica situazione affrontata all’interno dei locali della Caritas: il dialogo con un rifugiato con una storia alle spalle e un problema da risolvere. I ragazzi hanno speriementato la difficoltà di chi fugge per disperazione dal proprio Paese e la solitudine provata quando non si ha nessuno con cui parlare. I volontari hanno inoltre affiancato al lavoro di ascolto delle testimonianze di profughi da loro incontrati, facendo capire maggiormente ai ragazzi le problematiche dei rifugiati e le crudeltà che spingono queste persone a fuggire dalla loro terra.

I ragazzi hanno acquisito maggiore consapevolezza sulla realtà degli “ultimi” e hanno capito meglio il lavoro svolto da un’associazione importante come la Caritas. Rover e scolte, nei panni ora del profugo, ora del volontario, hanno avuto una significativa occasione per comprendere come la storia di ognuno di noi, sia il primo e più importante strumento da cui costruire o ricostruire la propria dignità.

Claudia Secci