Il vostro cuore è la chiave per trovare Gesù

“Il vostro cuore è la chiave per trovare Gesù”. Così si apre il laboratorio “Trovate la vostra chiave” proposto dal gruppo Agesci Firenze 8: un momento di pausa, di riflessione, ma anche di riscoperta di Gesù.

Il laboratorio inizia con la lettura del Vangelo di Matteo, in modo semplice e comprensibile, individuando nel cuore e nella volontà la chiave di lettura per accostarsi alla Parola del Signore. Giochi, danze rinascimentali e momenti di dibattito si sono susseguiti durante l’incontro. “Potete leggere tutti i libri, ma una sola è la parola di Gesù” ha detto Cinzia, che non si è fatta scrupoli a lasciarsi andare durante la discussione, spiegando il Vangelo in modo diretto. Facendo riferimento al passo evangelico in cui Matteo, lasciato il banchetto delle tasse, segue Gesù, Cinzia esclama: “o è grullo Matteo o è forte il messaggio di Gesù!”. Cinzia, Andrea e Chiara, i tre animatori fiorentini del laboratorio, si rivolgono ai ragazzi con un linguaggio “senza arcaismi” che trova il vivo consenso dei presenti. Tanta la partecipazione e la voglia di affrontare questi argomenti a cuor leggero: diversi capi e ragazzi, paseggiando, si uniscono al gruppo in quanto lo stile ricorda molto quello che Benigni usa parlando di Dante.

Diversi gli spunti lanciati: sulla chiamata di Matteo, Cinzia richiama l’attenzione di tutti verso una società affarocratica; durante la lettura del granellino di senapa, a tutti i presenti viene dato un po’ di senapa per poter vivamente seguire la lettura. “Nel granellino ognuno può vederci tante sfumature, ma esso rimane piccolo; ci vuole tanto impegno per farlo divenir grande, a volte piú di quello per studiare un tomo di Anatomia” dice  Andrea, commentando il passo. La discussione creatasi vede anche la partecipazione di un parroco il quale invita  tutti a non aspettare l’omelia, ma a leggere il Vangelo di propria mano, perché ognuno ci trovi il suo significato: “Tutto ruota intorno a una domanda, centrale, che suscita dalla volontà di intraprendere, seppur nella piccolezza, il sentiero della fede: ci sentiamo Chiesa?”.

Paolo del Rimini 3 continua la discussione citando più volte la Divina Commedia e dicendo che “il Vangelo non è un libro da leggere come tanti, ma è un libro su cui avviene un fatto di fede e bisogna scommetterci su”. Cinzia anima il dibattito precisando che lei o tutti gli altri che intervengono sono solo strumenti, ma ciò che si deve cercare veramente è Gesù e l’incontro con lui. Le parole sono accompagnate dai passi: inaspettatamente, si improvvisano danze rinascimentali che ricordano i balli di dame e cavalieri, dove l’unica regola è usare cortesia gli uni verso gli altri. Perché il Vangelo è anche questo: gioia, felicità, pienezza. E sotto il sole pomeridiano che cala, diversi ragazzi stranieri si aggiungono al gruppo a testimoniare il clima di serenità e amicizia che si respira. Il laboratorio si conclude con altri doni, dopo le caramelle distribuite al quiz iniziale e la senapa durante la lettura: una chiave, la chiave del cuore, la chiave di lettura del Vangelo e un augurio da parte di Cinzia e degli organizzatori del laboratorio: “possiate avere un cuore saggio e intelligente”.

Nicola Di Pumpo