Tutti hanno il diritto di amare. Questo è ciò che pensa il clan del Lecce 3 che, nel suo capitolo e nella azione di coraggio prescelta, tutela la posizione omosessuale. Sono Giacomo e Ilaria, rover e scolta del clan, a raccontare la loro esperienza.
Incontrando e scambiando la propria opinione sul tema con molti sacerdoti, è emerso che non tutti si accostano alla posizione ufficiale della Chiesa. “Alcuni li considerano persone comuni e altri persone da curare” racconta Ilaria. Per avere un’idea dell’orientamento degli abitanti del loro comune di residenza, il clan ha redatto e distribuito un questionario, da cui sono emerse posizioni discordanti tra loro.
Molte persone hanno mostrato un atteggiamento di chiusura, evitando di affrontare l’argomento, mentre altre si sono aperte al dialogo. Per sensibilizzare la propria cittadina, il clan del Lecce 3 ha girato e diffuso uno spot, in cui reclama il “diritto ad amare”.
Dopo aver chiacchierato con un giudice, inoltre, il clan è giunto alla conclusione che le coppie di fatto risulterebbero convenienti per l’economia italiana. A San Rossore hanno portato dei segnalibri da distribuire, per raccontare a tutti la propria azione di coraggio e per ribadire che l’omosessualità è una naturale forma di amore.
Paolo Orlandi