Scende la sera e i palchi si accendono, nei Quartieri della città delle tende. Protagonisti sono i ragazzi, che animano la serata con le veglie R/S, rappresentazioni dei risultati dei loro percorsi di riflessione, durati un anno, sulle strade di coraggio proposte per il capitolo nazionale (il coraggio di amare, il coraggio di essere Chiesa, il coraggio di essere cittadini, il coraggio di farsi ultimi, il coraggio di liberare il futuro). Sono veri e propri spettacoli interattivi che mescolano diverse tecniche espressive: recitazione, danza, canto, ombre cinesi, proiezioni.
Al Quartiere della Gioia, piazza San Francesco si anima con la veglia del clan Pistoia 1: è la storia di Anela, che viene venduta e costretta a prostituirsi. Spezzoni cinematografici, testimonianze dirette, ombre cinesi, danze e infine anche una canzone scritta appositamente si susseguono sul palco per ricordare che la prostituzione è la seconda fonte di entrata per la criminalità organizzata e che esiste una proposta di legge dell’Associazione Giovanni XXIII per tutelare le prostitute-vittime perseguendo i clienti.
Sul palco del Quartiere della Speranza i rover e le scolte del gruppo Robegano 1 (Venezia) costruiscono un ring su cui si scontrano l’uomo-vittima, il cuore e il cervello. Come in un videogame il protagonista del gioco, Mandela, combatte contro un drago che rappresenta le paure e fa crollare il muro, simbolo degli ostacoli che intralciano il percorso di vita. Il tema centrale è quello dell’uomo come promotore di cambiamento: lo slogan finale infatti è “anche tu puoi cambiare il futuro”.
I vicini di tenda dei gruppi Treviso 1 e 6 hanno lavorato sul coraggio di essere cittadini, e hanno già agito sul loro territorio proponendo eventi culturali ed ambientali in collaborazione con il Comune e le associazioni locali. Durante la loro veglia un albero di cartone viene decorato con palloncini e simbolicamente piantato sul palco. I rover e le scolte lanciano ai loro coetanei il concetto dello “scumulo”: l’esperienza di liberarsi dal superfluo, sia materiale che di rapporti fasulli al tempo di Facebook.
Sul palco del Quartiere della Responsabilità viene coniato un nuovo termine, “rivolazionare”: unione di rivoluzionare e azione, è il neologismo scelto dal clan La Meta del Capua 2 (Caserta) per rappresentare coraggio di utilizzare bene il tempo. Il clan Oasi del Borgo Piave 1 (Latina) presenta i frutti del suo capitolo sulla discarica di Borgo Montello con uno spettacolo intitolato “La valle d’oro” fanno vivere le emozioni da loro provate durante le inchieste e le attività del capitolo utilizzando, tra le altre, la tecnica delle ombre thailandesi.
Al Quartiere della Fedeltà gli scout campani vogliono condividere con gli altri ragazzi presenti parte della propria storia. Una storia di cui non vanno fieri, ma che sanno di dover contrastare con convinzione. Dalla comicità di Pulcinella allo spaccio tra le vele di Scampia: Napoli è la prima protagonista di questa veglia. Un gioco di ombre che trasuda amarezza ma che si illumina con le azioni di coraggio degli scout.
“Il coraggio dei giovani è nella bellezza della relazione” è il messaggio lanciato dal palco di Piazza Santa Caterina, nel Quartiere della Novità, dai clan Rutigliano 1 (Bari) e Palermo 4. Cittadini indifferenti e ragazzi isolati o costretti a fuggire dalla propria terra vengono scossi e indotti al cambiamento. Hanno lavorato tanto, i clan, per scrivere, suonare, provare la veglia. Vogliono che il loro messaggio arrivi forte e chiaro: coraggio significa desiderio di riscatto e voglia di crederci e di restare nelle proprie realtà per scoprire la bellezza e condividerla!
Gioele Cerri, Roberta Mafrici, Gabriele De Feo, Jacopo Fadanni, Riccardo Ganci, Maria Luigia Recchia
Foto di copertina: Veglia R/S al Quartiere della Novità – credit R. Lamon