Sulla strada di casa, "ma per noi è un punto di (ri)partenza"

La soddisfazione e la gioia traspaiono dagli occhi e dalle parole delle scolte e dei rover al termine della cerimonia conclusiva della Route nazionale, nel Campo del Futuro. Per Elisa del Parma 2 è stato “Un incontro pieno di nuove esperienze, dialetti diversi e tanta allegria” che “ti dà speranza vedere tanta gente come te che crede nelle stesse cose” come dice Paolo del Brescia 2.

Francesco del gruppo Scafati 1, racconta la sua esperienza come alfiere nella scrittura della Carta del coraggio: “Ero titubante all’inizio ma poi si è rivelata un’esperienza davvero unica, soprattutto grazie alla scelta di utilizzare gli strumenti veri della democrazia, come mozioni, emendamenti e commissioni”.

Giovanna, Francesca e Sofia, tre ragazze del Riccione 1, sono state colpite soprattutto dall’attenzione che il mondo esterno all’Agesci, quello civile ed ecclesiale, ha riservato per l’evento. E alla domanda: cosa vi portate a casa? rispondono: “Abbiamo voglia di darci da fare, per noi questo è un punto di partenza”. Già, di Partenza.

Alessandro Leonardi

(in copertina i rover tristi per la fine della Route nazionale – credit: Francesco Mastrella)