Il 29 Novembre scorso, nella Sala Maggiore del comune, il clan del gruppo Agesci Pistoia 1 ha presentato alle autorità e a tutta la cittadinanza il frutto del proprio lavoro svolto per la Route nazionale organizzando un convegno sulla tratta della prostituzione in Italia e in particolare in Toscana.
“Donne Crocifisse” è il titolo dato al convegno e alla drammatizzazione che i rover e le scolte del gruppo hanno realizzato per raccontare la loro esperienza. Ha partecipato all’incontro anche don Aldo Buonaiuto, il successore di don Oreste Benzi alla guida della comunità “Papa Giovanni XXIII”. Don Aldo, nella notte, ha guidato la preghiera insieme al clan sulla via Pratese, noto fulcro della prostituzione nella zona, coinvolgendo nella preghiera le ragazze che nottetempo popolano quella strada.
Il clan ha scelto di affrontare il tema dello sfruttamento sessuale dopo aver conosciuto la realtà della comunità fondata da don Benzi che da anni si batte per togliere le ragazze dalla schiavitù della strada. A Pistoia sono entrati in contatto con l’associazione CON-TRAT-TO (Contro la Tratta in Toscana) con cui stanno avviando una collaborazione sul territorio. L’idea è quella di andare per strada almeno una volta al mese per far conoscere il numero verde e i recapiti dell’associazione con la speranza che sempre più ragazze sfruttate riescano a sottrarsi ai propri aguzzini contattando l’associazione.
“Per ora non abbiamo paura” dice Cecilia, scolta del Pistoia 1 “forse perché non abbiamo ricevuto nessuna minaccia. Solo qualche becero insulto sul sito del quotidiano ‘La Nazione’ che ha raccontato il nostro impegno per questa causa. Abbiamo fatto le cose per bene, un nostro capo è un magistrato e ha avvertito le autorità di quello che facciamo. Poi – conclude – don Aldo ci ha detto una cosa che mi ha colpita e spronata: nel momento in cui daremo noia a qualcuno saremo usciti dalla mediocrità”.
Giovanni Barsocchi
(Nella foto un momento della drammatizzazione realizzata dal clan)