Servizio. Non ha esitazioni Laura Boldrini, presidente della Camera, a rispondere alla domanda posta da Matteo, capo scout milanese, che le chiede qual è il valore più importante che le rimane della sua esperienza scout. Laura Boldrini a Jesi, sua città d’origine, è stata scout per alcuni anni. Prima guida, poi scolta, esperienze che le sono state di grande aiuto nel suo lavoro durato 25 anni nell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Oggi Laura Boldrini è presidente della Camera, la terza carica di Stato più importante nella Repubblica italiana. Ma conserva nel cuore l’emozione dell’esperienza associativa Agesci, e infatti sarà a San Rossore sabato 9 agosto, per partecipare ad una delle tavole rotonde proposte a rover e scolte, quella dedicata alla violenza di genere.
“Lo scautismo mi ha aiutato a credere che le cose possono cambiare e a crederlo tramite azioni concrete. Il nostro comportamento deve essere il cambiamento che vorremmo vedere realizzato. La politica ha sicuramente grandi responsabilità nel far sì che le cose possano cambiare. Ma le cose cambieranno quando ogni cittadino cercherà davvero di fare la propria parte – spiega, raggiunta al telefono, durante una diretta da San Rossore ai microfoni di Radio Rai 1 alla giornalista Daniela Mecenate, che ha vissuto anche lei l’esperienza scout partecipando alla Route nazionale del 1986 ai Piani di Pezza, in Abruzzo – ognuno di noi deve chiedersi ogni giorno cosa può fare per il proprio paese”.
Laura Boldrini riassume in pieno quello che è lo stile scout e lancia in anteprima un messaggio ai rover e alle scolte che incontrerà: “Agli scout che vedrò sabato voglio dire che le Istituzioni possono essere aperte con loro, possono e devono saperli ascoltare, possono e devono dare loro fiducia. Sabato sarà lì soprattutto per ascoltarli, per far capire loro che i politici sono al loro servizio. Voglio sentire le loro impressioni, posizioni, punti di vista, progetti per il futuro”.
E gli scout, in attesa dell’arrivo della Presidente della Camera, replicano al suo intervento con “Strade di coraggio”, la canzone ufficiale della Route nazionale che riassume tutti i loro pensieri e le loro voci: “E’ giunta l’ora è giunto il momento di essere protagonisti del nostro tempo, la strada è la stessa anche se siamo lontani servire è la sfida il futuro è domani”. Ai microfoni della radio le voci si mescolano al suono della chitarra, e gli scout che passano si aggregano spontaneamente al gruppo. È anche questo un primo modo per prendere posizione.
Ortensia Ferrara