“Avere un sogno è già liberare il proprio futuro, perché si esce da una mentalità che ci convince che non possiamo averne”. Con queste parole i ragazzi del Roma 422 hanno introdotto la tavola rotonda ‘Realizzare i propri sogni e costruirsi un futuro’ organizzata nel Quartiere della Novità. L’ex ministro del lavoro e presidente dell’ Istat, Enrico Giovannini, ed il sociologo Mauro Magatti, partendo dalle proprie esperienze personali, hanno analizzato il tema del sogno e di come ognuno ne sia influenzato. Giovannini racconta che, dopo la lettura di un libro sui disastri sociali ed ambientali che avrebbero scosso la Terra nel 2020, si sentì in dovere di migliorare la situazione, decidendo quindi di iscriversi alla facoltà di economia.
Per Magatti il sogno si basa sul sacrificio, sul coraggio delle proprie scelte e sulla condivisione. “Il sogno si forma col tempo; libertà e responsabilità sono la strada da percorrere per realizzarlo. Una strada che ci permette di trovare un’identità che ci fa uscire dall’indifferenza, che ci forma e rende liberi”. La libertà consiste nello scegliere un progetto flessibile che, come afferma Giovannini, “si lasci mettere in crisi dalle domande e che non abbia paura delle risposte”. Per costruire un personale progetto di vita occorre avere il coraggio di non accontentarsi, di interrogarsi e di andare avanti con concretezza e disciplina. Avere coraggio vuol dire anche saper dare una risposta alle situazioni: davanti a un bivio saper scegliere anche la strada più difficile, se corrisponde al nostro sogno. Ognuno può e deve contribuire allo sviluppo della società, impegnandosi a realizzare i propri sogni, che diventano una responsabilità del singolo. Tale responsabilità, chiude Magatti, educa il coraggio di saper accogliere una vita che “è molto più grande di noi. È come un fiume, ha molta più fantasia di noi. Lasciamoci trasportare dal fiume della vita.”
Caterina Cocchi, Sofia Cutrone