Orazio, il capo che parla diverso

Orazio Pennisi dell’ Acireale 2 è l’unico capo sordomuto presente alla Route nazionale: lo abbiamo incontrato e gli abbiamo chiesto come svolge la sua attività di educatore. Come ci si aspetta la vita in comunità è più complicata di una normale vita di clan, ma le problematiche sono esclusivamente comunicative: ad Orazio non è mai capitato di scontrarsi con la sua comunità a causa della sua difficoltà.

Durante il suo percorso nello scautismo, iniziato all’ età di 19 anni, non sono mancati ostacoli nelle altre branche: fra i lupetti e fra gli esploratori è necessario un contatto maggiore, e questo ha portato Orazio nella branca della scelta. Infatti nel clan la vicinanza permette ai ragazzi di capirlo meglio, aiutandosi con il labiale.

Ci racconta infine di come abbia cominciato già un anno fa a informarsi riguardo all’organizzazione della Route nazionale, per avere meno difficoltà. In quest’ottica si augura anche che la lingua dei segni si diffonda sempre più anche fra gli scout: non sono pochi i ragazzi che ha incontrato che poi hanno lasciato lo scautismo a causa dell’emarginazione provocata dall’essere sordi dalla nascita. Per fortuna ci sono i suoi ragazzi, sempre pronti a spronarlo a provarci sempre, dandogli il coraggio di andare avanti. Orazio riesce così da tre anni ad organizzare la bottega della fantasia “Io parlo diverso”. Una bella conquista per lui e per l’associazione.

Edoardo Nasini

(Nella foto di copertina Orazio Pennisi – credit Jean Ephrem Nastasio)