S di… SOCIAL

Clan Albireo, Prato 2

In questi mesi abbiamo svolto il capitolo sui social network interessandoci alla loro importanza e utilità. In particolare, dalle prime riflessioni che abbiamo condiviso di comunità, sono risaltati gli aspetti di solitudine e dipendenza che i social creano. Così abbiamo voluto approfondire il tema, e grazie ad alcuni incontri virtuali con una blogger ed un ragazzo che ha vissuto offline la sua adolescenza, ci siamo fatti un’idea più vasta, tant’è che ad alcuni di noi è venuto in mente di passare un periodo di tempo fuori dai social, per vedere quanto questi influenzassero le nostre vite.
E così è partita la nostra sfida: sette giorni, durante la pandemia, disconnessi dal mondo.

Date le perplessità di alcuni ci siamo impegnati a trovare qualche escamotage per rimpiazzare il tempo che prima dedicavamo ai social (come ad esempio tenere un diario per documentare i nostri movimenti online, se proprio ci dovevano essere, oppure facendo dei giochini tutti insieme tramite la chat di WhatsApp, o ancora condividendo le nostre passioni). Finita la settimana, ci siamo confrontati su come avevamo passato il tempo e su come la nostra percezione fosse cambiata: adesso li vediamo più come un’opportunità che come una distrazione, abbiamo acquisito una consapevolezza sul loro utilizzo che ha portato alcuni di noi a rendersi conto dell’utilizzo sbagliato che ne facevano.

Arrivati a questo punto ci siamo proposti di chiedere ad altre persone cosa pensassero dei social attraverso un questionario che grazie al passaparola è arrivato a 420 risposte!



Ecco alcune delle riflessioni personali emerse dopo la settimana social free.

Già dal lunedì ho reinserito l’App di Instagram (che è praticamente quasi l’unico social che uso) nella home del cellulare e questo mi spingeva a tornarci ogni volta che mi annoiavo o volevo distrarmi, tipo nelle pause di dieci minuti dallo studio, che erano troppo corte per fare altro, tipo iniziare un disegno o cose così, ma erano “giuste” per stare sui social, così da permettermi di distrarmi qualche minuto dalla scuola. Però devo riconoscere che, sebbene avessi l’impulso di entrarci, una volta entrata su Instagram guardavo due storie e poi mi annoiavo, diciamo che non sentivo più tanto quel bisogno di guardare cosa facevano gli altri e cosa pubblicavano. E poi, un’ultima cosa che mi ha impedito di passare troppo tempo sui social è che quella settimana è stata anche abbastanza pesante per quanto riguarda i compiti di scuola, quindi non avevo così tanto tempo libero per guardare post, storie, ecc.

Posso solo dire che la settimana è stata abbastanza dura, ma ora, grazie a quella settimana, ho capito che non posso stare senza social 😅, però se mi si dovesse riproporre un’altra sfida di “quarantena” allora, forse, ce la potrei fare.

Sorprendentemente, ero molto meno dipendente dai social e, in generale, dal telefono e l’ho controllato molto poco durante quella settimana (aiutata anche dal fatto di non avere l’App nella schermata principale).

Secondo me è stato molto utile fare questo tipo di esperienza per apprezzare veramente ciò che abbiamo intorno e le varie attività più produttive che possiamo svolgere piuttosto che stare davanti a uno schermo.

Nella settimana successiva a quella senza social ho ricominciato ad utilizzare Instagram ma con un intento diverso; se prima lo usavo quasi meccanicamente per tappare ogni momento vuoto della mia giornata dopo la settimana “no social” ho iniziato ad usarlo soltanto la sera per vedere qualche amico o rispondere a qualche messaggio. Posso dire che l’ho usato molto meno per svago, prevalentemente per necessità.

Inizialmente mi sono resa conto che mi era più difficile, di quanto auspicato, allontanarmi dai social, probabilmente perché non avevo considerato il fatto dello stare forzatamente in casa. In seguito, dopo pochi giorni mi sono resa conto di quanto tempo mi restava a disposizione per fare le attività che più mi piacciono e di come i social prima mi portassero via da queste, rubandomi grandi lassi di tempo senza che me ne rendessi conto. Ho apprezzato questo esperimento e sono contenta dei risultati. Tutt’ora utilizzo i social molto di rado e ne sono soddisfatta.

Finita la settimana di stacco ho riaperto le App circa due volte in tutta la settimana seguente, poi quella dopo ancora ho di nuovo disinstallato tutto perché sentivo di non averne bisogno e quindi sono stata un altro po’ fuori dalle piattaforme. Ora sono di nuovo online, ma come per la settimana dopo lo stacco totale ci passo una quantità di tempo molto ridotta di massima, anche se ci sono stati dei momenti in cui mi sono incollata allo schermo e ho pensato “ma che cosa sto facendo con il mio tempo?”. Appena ho installato di nuovo i social li ho utilizzati molto poco (solo se mi arrivavano notifiche), adesso li utilizzo un po’ di più, soprattutto nei momenti morti, anche se molto meno rispetto a prima.