Agora EU | Giorno 5

16 Aprile

Ogni cosa ha un suo inizio e una sua fine. Pure questo evento, e quindi come potete immaginare queste sono le ultime pagine del mio diario di bordo.

Se solo penso, guardando indietro, a tutto quello che ho vissuto, provato, fatto, visitato, detto, il mio cuore si riempie di gioia e mi tornano le lacrime agli occhi.

Lacrime di felicità ovviamente, ma anche lacrime di nostalgia. Perché è già finito tutto? Non poteva durare un po’ di più? E ora come faccio senza di voi attorno? Che mi parlate in inglese, lingua a noi sardi pressoché sconosciuta, ma con la quale ho dovuto convivere, ma che parlate anche il linguaggio dell’amore, che è universale.

Non vi ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che mi avete dato, per tutte le parole di conforto, gli abbracci, i piccoli gesti quasi impercettibili, i doni.

Assieme siamo riusciti a uscire dalle nostre confortevoli cave e venire accecati dalla luce. Una luce che ci ricorderà per sempre di non perdere la speranza in tutto quello che facciamo, perché ci sarà sempre qualcuno che fa il tifo per noi, che veglia su di noi e ci ama così come siamo. Imperfetti? Si, ma unici.

Grazie Miguel, mi hai accompagnato, aiutato ogni volta che c’era bisogno, mi hai ascoltato silenziosamente e attentamente e non me lo dimenticherò mai, chissà se riuscirò mai ringraziarti abbastanza

Grazie Francisco, per tutte le volte che sei venuto da me e mi hai fatto sentire speciale. Sei tanto premuroso nei confronti delle persone che ti circondano e in Ágora l’hanno tutti capito, ma tra noi due sento che c’è qualcosa di speciale. Non vedo l’ora di tornare in portogallo o ospitarti in Sardegna, ci divertiremo un sacco.

Grazie Giorgos, perché mi hai ricordato il bello della semplicità, ti bastano gli amici, un goccetto e ballare per renderti la persona più felice al mondo, e grazie per avermi insegnato qualche passo di ballo greco con tanta pazienza.

Grazie Panos per la grinta che hai in tutto quello che fai, e per i giochi che ci hai proposto. Amo il fatto che cerchi sempre il contatto fisico e ti preoccupi sempre del mio benessere.

Grazie Inés e Víctor, per i vostri simpatici litigi in spagnolo, mi avete ricordato quanto belli siamo noi Latini. Allo stesso tempo però anche se non l’avete mai dato a vedere ho notato che vi preoccupavate per me.

Grazie Anatole, ci siamo raccontati tante belle storie, spero di poter tornare a parlare con te di filosofia anche se la odio, perché con te qualsiasi discorso diventa bello.

Grazie Gray perché nonostante tu sia piccola hai una forza d’animo incredibile, e soprattutto la tua creatività è fonte d’ispirazione per me.

Ma i grazie più grandi vanno ai miei compagni di disavventure, Mila, Ale e Sara.

Siete le tre persone di cui non sapevo di avere bisogno per andare avanti nella mia vita, e anche se so che ci rivedremo per forza mi fa male il fatto che non mi sveglierò con voi, che non faremo colazione assieme, che non ci abbracceremo e che non andrò a dormire presto per colpa vostra, mannaggia a voi, mi fate stare in piedi a parlare di cose troppo interessanti per andare a dormire.

Mila, sei sempre piena di cose da dire e hai una forza d’animo strepitosa, si vede che ci tieni tanto anche tu alla tua comunità, ma non dimenticare di amarti, ci siamo noi a supportarti in quello che fai e che farai e anche se sei CNGEI ti voglio bene.

Ale, tu sei l’amico che avrei sempre voluto avere, perché sei tanto affettuoso, spesso abbracciarsi tra uomini come facciamo tra noi due non è molto frequente ma io ho sempre pensato che non ci dev’essere vergogna nel dimostrare amore, e tu me l’hai confermato perché esisti e sei bellissimo così. Non cambiare ti prego.

Sara, penso tu sia la persona a cui mi sono affezionato di più in assoluto. Mi ci è voluto un po’ per inquadrarti appena ci siamo conosciuti però da quando ci siamo incontrati in Ágora ci siamo sempre accompagnati a vicenda in quello che facevamo. Anche se tu dici che ieri non hai fatto altro che dormire e disturbarmi con il tuo russare mentre scrivevo il diario, il fatto che tu ti sia fidata ad addormentarti usando le mie gambe come cuscino mi ha fatto capire che abbiamo costruito un bel rapporto tra noi, poi magari son io che mi faccio pare mentali stupide e non è così, ma mi piace pensarlo. In ogni caso mi sarebbe piaciuto lasciarti qualcosa di meglio che uno stupido stemmino della Sardegna, ma tanto ci rivedremo quindi spero di poterti portare qualcosa di più bello. Bello come il nostro rapporto.

Grazie al tutti i nuovi colleghi “filosofi” che cambieranno il mondo, grazie al planning team che ha reso questo sogno possibile, grazie grazie grazie.

I love you all

Riccardo, per gli amici Ric