Solo e abbandonato, malnutrito e spaventato. Un gattino bianco a macchie marroni è stato salvato nel parco nazionale della Majella dai clan della Route 84, Savona 3, Mesagne 2, Pescara 13, Carmignano 1. Adottato temporaneamente dalle scolte del Savona 3, dopo cinque giorni di cammino, anche lui ora è arrivato al campo di San Rossore e carca famiglia.
“Abbiamo trovato il gattino il primo giorno di route, in un’area pic-nic vicino all’orto botanico della Majella. Era denutrito, probabilmente affetto da rinite, ma senza pulci e con il pelo curato. Abbiamo cercato nei dintorni mamma gatto, o qualcuno che potesse averlo perso, ma non abbiamo trovato nulla: il gattino era stato abbandonato”, raccontano le scolte Nadia e Francesca. “Abbiamo deciso di portarlo con noi, nella speranza di incontrare un veterinario lungo la strada. Non abbiamo trovato però nessun dottore che potesse prendersi cura di lui, così lo abbiamo portato qui a San Rossore”, aggiungono le ragazze.
Il gattino è dunque entrato ufficialmente a fare parte del clan del Savona 3, e della Route 84, che è stata rinominata Route “Ottantagatto”, come il nome dato al piccolo micino. “Abbiamo condiviso tutto con lui, mangiava quello che mangiavamo noi, dormiva avvolto in una felpa nella nostra tenda – raccontano ancora le scolte – si spostava lungo le tappe del percorso sul pulmino insieme ad alcuni ragazzi che non potevano camminare, ma negli ultimi giorni ha anche camminato insieme a noi”.
Ora il piccolo gattino cerca famiglia. A lanciare l’appello per l’adozione è la capo clan del Savona 3, Federica: “Ci siamo affezionati molto a Ottantagatto, durante il cammino se ne sono occupati tutti. Ora cerca famiglia, ma se non troveremo nessuno che possa adottarlo, lo porteremo a casa con noi”.
Matteo Caselli
foto di Daniele Tavani