Tra le azioni di coraggio raccontate dai clan nei blog su stradedicoraggio.it, quella dei ragazzi del gruppo Carbonia 1 ha colpito per la tenacia con cui è stata portata a termine, ed è stata selezionata come una delle venti azioni dal più alto e immediato impatto sul territorio.
Il lavoro dei rover e delle scolte sardi è partito da una riflessione sul tema del coraggio di essere cittadini, che è stato interpretato come la volontà di risanare alcuni dei sentieri sul Monte Leone, a ridosso della città. I ragazzi del Carbonia hanno lavorato insieme per ripulire i sentieri, ma anche per realizzare cartelli in modo da renderli facilmente riconoscibili e per mettere in risalto i vari punti panoramici. Da uno di questi si ammira anche la vecchia città di Carbonia, dove strade e abitazioni erano disposte in modo da comporre le lettere “BM”, iniziali del Duce che volle la costruzione della città negli anni Trenta, per dare abitazioni ai minatori del Sulcis.
La zona in cui i giovani scout abitano offre da alcune alture dei monti circostanti un panorama molto suggestivo – Carbonia si trova a soli 20 chilometri dal bellissimo mare sardo – che tuttavia per vari motivi non viene abbastanza valorizzato. Il clan è composto da soli sei ragazzi, ma con lavoro di squadra e determinazione sono riusciti a valorizzare le loro colline, organizzando anche una serie di visite guidate in occasione della giornata dei “Monumenti aperti”.
Il loro lavoro rappresenta una bella azione di coraggio e testimonia l’amore per la propria terra.
Caterina Cocchi
(in copertina: Carbonia città – credit Sicco2007 (CC), da Flickr)