“Non sembra nemmeno che ci siano 30mila persone a San Rossore” dicono Ilaria e Michele, gestori del Centro Visite della tenuta. Vivono in fondo al viale lungo il quale sono state piantate le tende e si occupano di gestire le visite guidate, l’educazione ambientale per i bambini e le gite nel parco in bici, in trenino, in carrozza o a cavallo.
“Quando abbiamo saputo che l’Agesci avrebbe fatto un campo fisso qui, siamo stati sinceramente contenti: pensavamo che sarebbe stata un’ottima occasione perché il parco venisse maggiormente conosciuto” racconta Ilaria. Lei e Michele sono rimasti molto sorpresi dall’organizzazione dell’associazione, cosi precisa e dettagliata. Sottolineano il fatto che, nonostante il grande numero di persone presenti, non ci sia inquinamento acustico. “Certo, quando c’è musica in alcuni laboratori, si sente. Ma sono canti piacevoli da ascoltare e siamo contenti di vedere tanti giovani a contatto con la natura, nel pieno rispetto di essa”.
Sono entusiasti del fatto che la tenuta di San Rossore sia per diversi giorni la casa di 30mila scout e concludono:”Abbiamo notato grande rispetto ed educazione da parte di tutti i partecipanti, in linea con l’enorme organizzazione da parte dell’Associazione. Sono proprio questi fattori che probabilmente hanno fatto sì che la Route nazionale funzionasse cosi bene a dispetto di molte critiche e scetticismi iniziali. Questo mondo sarà dei giovani, ed è quindi loro interesse proteggerlo e prendersene cura”.
Lucrezia Pedranzini