Musica, danza, cartelloni e striscioni con i nomi delle vittime di mafia. Sono questi gli ingredienti della marcia di testimonianza nata dal laboratorio di cittadinanza attiva del Quartiere della Speranzam che ha invaso il viale del Coraggio di San Rossore.
Le tematiche trattate sono quelle della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. Sulle note de “i cento passi” il serpentone dei ragazzi partecipanti al laboratorio ha raccolto lungo la via tanti altri rover e scolte di San Rossore, che insieme hanno voluto gridare al mondo, citando Peppino Impastato: “La mafia è una montagna di merda”.
Jacopo Fadanni