“L’Italia sta iniziando una route, e se qualcuno pensa che la parola d’ordine dell’Italia sia paura, sia il timore, accorciare sempre la speranza, oggi da San Rossore è arrivato un messaggio chiaro, la parola chiave per l’Italia dei prossimi anni non può che essere Coraggio. L’italia ha bisogno di voi, ha bisogno della vostra fatica, della vostra speranza, della vostra bellezza. Non la lasciate in mano il futuro a chi ha paura scegliete il coraggio anche tornando a casa”. Questa l’esortazione che il premier Matteo Renzi lancia ai 30.000 scout riuniti a San Rossore in occasione della cerimonia di chiusura della Route nazionale Agesci 2014.
Finita la messa, Renzi sale sul palco trra gli applausi dei ragazzi: stringe la mano agli alfieri (i rover e scolte che hanno scritto la Carta del coraggio), poi, ancora una volta parla mescolando il suo presente e il suo passato scout. Il premier utilizza la metafora della strada per comunicare con rover e scolte, con quella punta di ironia che serve a fare passare il messaggio, quel modo di relazionarsi con i giovani che è affidato a quella che il fondatore dello scautismo B.-P. chiamava “l’arte del capo”. “Come in tutte le route c’è sempre quello che dice “hai fatto il percorso tropppo lungo”, c’è sempre quello che dice “abbiamo sbagliato sullo zaino perché ci abbiamo messo troppa roba da mangiare”, c’è sempre quello che, sia il gradone della val Coldera o la salitina di casa sua, chiede quanto manca alla fine? E tutte le volte c’è, non il capoclan o la capofuoco, ma un rover o una scolta che si fa prossimo, si fa vicino e risponde come sappiamo dirci, la bellezza non è nell’arrivare, ma nel gustare passo dopo passo- continua Renzi dal palco allestito al Campo del Futuro – Se qualcuno oggi in Italia immagina che la gioventù, i ragazzi, siano dei pigri, sdraiati, bamboccioni, voi siete la risposta che questo qualcuno sta sbagliando tutto. Se qualcuno in Italia pensa che voi siate semplicemente il futuro, questo qualcuno ha sbagliato tutto, voi siete il presente di questa nazione, siete la sfida più grande di questa nazione”.
Il premier, che oggi ha ricevuto ufficialmente dal Consiglio nazione R/S la Carta del Coraggio frutto del lavoro svolto da mesi da tante ragazze e ragazzi, prende sul serio gli scout, e assicura che il loro grido nel deserto della società non rimarrà inascoltato, lanciando anche quelche iniziativa futura del Governo. “Io vi prendo sul serio. Oggi non ho il fazzolettone con me, non indosso il Gilwell, però ci tengo a dire una cosa da presidente del Consiglio a nome del Governo, sono qui per rappresentare il Paese al quale consegnate la Carta del Coraggio – continua Renzi – nella Carta del Coraggio c’è un modo doppio di lavorare, c’è il ci impegniamo e c’è il chiediamo. Vi dico in cosa si impegna il Governo”. Ovvero: il prossimo anno “ci impegnamo a garantire il servizio civile universale per tutti quelli che lo vogliono fare” e la marea di fazzolettoni approva applaudendo; il Governo, continua, “si impegna oggi qui a dire che parole fumose della politica come spending review, non sono parole astratte, ma sono parole che nelle route noi con0sciamo come essenzialità. Vi faccio un esempio, sapete che l’Italia spende cinque miliardi di bolletta energetica per i propri immobili? Una gigantesca operazione di essenzialità e sobrietà, l’efficientamento energetico con le nuove tecnologie che porta al risparmio da destinare alla scuola. Noi, insieme a tutte le ragazze e i ragazzi, vogliamo riscrivere le regole del gioco sulla scuola”.
Il premer infine chiede anche a rover e scolte di assumere un impegno per il Paese: non abbandonarlo. “Vi devo chiedere una cosa anche io. Siamo dominati da un verbo ausiliare, che è il verbo avere. Io chiedo ai rover e alle scolte di cambiare il verbo ausiliare, di portare nella dimensione Politica con la ‘P’ maiuscola, votate per tutti i partiti che volete, scegliete i sindaci che volete, quando avete da cambiare il Governo perché non vi piace cambiate Governo, ma non cambiate Paese, rimanete in Italia date un calcio all’impossibile, aiutateci a fare di questo Paese il Paese più bello e prometteteci di dare importanza alla parola essere, non avere. Buona strada a tutti”.
Matteo Caselli
(in copertina Matteo Renzi riceve la Carta del Coraggio dall’alfiere – credits: Sara Bonvicini