Farsi pellegrini nella notte per il Giubileo Rs del Lazio

Dal tramonto in piazza S. Pietro all’alba in piazza S. Maria Maggiore. In mezzo, una notte, a camminare per le vie di Roma, toccando le Sette Chiese di S. Filippo Neri. Questo è il Giubileo dei rover e delle scolte del Lazio: 2000 ragazzi che, per le vie della città, percorrono 20 chilometri nella notte tra il 16 e il 17 aprile.

La mattina, il passaggio della Porta santa e la Messa a S. Maria Maggiore.

“Aver pregato con i piedi ci ha aiutato a pregare con il cuore”, Mons. Romano Rossi, vescovo di Civita Castellana.

 

Giubileo Rs Lazio 2016

 

Il corteo di camicie azzurre parte dalla piazza della Chiesa Nuova, e per 12 ore non si ferma, se non nelle tappe di riflessione animate dalle varie zone del Lazio.

  • A S. Pietro è il turno delle sentinelle, i rover e le scolte sui passi della responsabilità che hanno organizzato l’evento, della zona Ostiense, Etruria e Tuscia.
  • A S. Paolo fuori le mura tocca alla zona Auriga e Sabina Valli dell’Aniene.
  • Nella tappa delle catacombe di S. Callisto i protagonisti della catechesi sono stati i ragazzi delle zone Pleiadi e Cassiopea.
  • A San Giovanni in Laterano, quelle dei Castelli, Centro Urbis e Fenice.
  • Infine, a S. Lorenzo al Verano, tocca alle sentinelle delle zone di Frosinone, Riviera di Ulisse e Pontina.

 

“Vi invito a vivere questa notte all’altezza del desiderio del vostro cuore. Potete portare a casa solo un selfie come ricordo, ma voi cercate di andare nel profondo, buon cammino”, augura a tutti Nicola Commisso, degli Oratoriani di S. Filippo Neri.

Il Vangelo di Luca (4, 14-21) accompagna i pellegrini: “Annunciare la Buona Notizia ai poveri, Proclamare ai prigionieri la remissione, Ridare ai ciechi la vista, Rimettere in libertà gli oppressi per essere inviati, Proclamare l’anno di grazia (giubileo) del Signore”. In ogni tappa i ragazzi propongono modi diversi per rileggere il Vangelo alla luce della vita di tutti i giorni, utilizzando canti, scenette, lanterne luminose, palloncini, puzzle, striscioni e altro.

“La Chiesa di Papa Francesco ci invita a uscire, non ad entrare. Questo è il vero passaggio della porta santa”, ha ricordato a tutti Don Nello, assistente ecclesiastico che segue la preparazione della catechesi giubilare.

2000 scout che si sono fatti pellegrini, accogliendo l’invito del papa per questo Giubileo lasciandosi abbracciare dalla misericordia di Dio. “Vedere che in più di 2000 tra rover, scolte e capi del Lazio abbiano risposto “eccomi” all’appello di Papa Francesco di vivere il Giubileo della misericordia attraverso la preghiera, il sacramento della confessione e soprattutto le opere di misericordia è davvero bellissimo. I ragazzi hanno camminato tutta la notte lungo lo storico percorso delle sette chiese, vivendo momenti di animazione liturgica nei pressi delle Basiliche che hanno raggiunto, pregando e cantando”, dicono Giulia Mazzoni e Giuseppe Panico, gli Incaricati Regionali alla Branca Rs del Lazio.

 

Giubileo Rs Lazio

 

Alla fine del cammino i pellegrini ricevono l’indulgenza giubilare. Per ottenerla è necessario il pellegrinaggio, il sacramento della confessione – effettuata anche lungo la strada, grazie alla presenza di molti sacerdoti – l’Eucarestia, la professione di fede e la preghiera per il bene della Chiesa universale.

Belle e tonanti le parole di Mons. Romano Rossi durante l’omelia conclusiva della mattina di domenica 17 aprile.

“Voi siete la profezia reale di un mondo nuovo. Avete sognato più stanotte, che se aveste dormito”,

dice, esortando i giovani Rs ad “avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e la libertà di mettersi in gioco; essere sempre persone vive, accese e capaci di incendiare il mondo”.

 

Sulla pagina Facebook dell’Agesci Lazio, è pubblicato l’album fotografico del Giubileo Rs della regione.

 

Laura Melissari
Foto di: F. Mastrella, G. Pingitore, E. Teofani

 

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