Dalla legalità alla responsabilità

Parti di un puzzle per una società migliore

I sindaci di Gazoldo degli Ippoliti e Bitonto raccontano il loro impegno per la legalità

«Il Comune che rappresento, Gazoldo degli Ippoliti (MN), aderisce dal 2012 ad Avviso Pubblico, l’associazione che mette insieme Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie – spiega il sindaco di Gazoldo degli Ippoliti Nicola Leoni – tra i suoi punti di forza, la possibilità di creare una rete, in cui anche l’ultimo arrivato può essere coinvolto nelle iniziative al pari di tutti gli altri».

 

Nicola LeoniIl Comune ha visto concretizzarsi, in pochi anni, l’obiettivo di lavorare in maniera corretta ed efficace per il bene comune. Tra le iniziative proposte, la rassegna “Raccontiamoci le mafie”, che per una settimana ha coinvolto circa 2000 tra giovani studenti e cittadini, in un percorso di formazione alla legalità ricco di appuntamenti, momenti di confronto e incontri con giornalisti, magistrati, storici, esperti, testimoni di giustizia. Perché l’obiettivo era “fare formazione e informazione in una modalità fruibile e poco tecnica, portando la testimonianza di persone che, con le proprie azioni quotidiane, svolgono il loro dovere. La battaglia alla mafia si gioca su due livelli: bisogna fare repressione e contrasto, e questo è il compito delle forze dell’ordine, ma è importantissimo anche agire sul livello culturale”.

 

Da Nord a Sud, si intitola “Oltre la legalità. Riflessioni tra legalità, responsabilità e giustizia” la rassegna che si è svolta ad ottobre nel Comune di Bitonto (Bari) dedicata alla formazione civica, per dimostrare che la lotta alle mafie passa anche attraverso l’arte e la cultura in generale. Anche qui si sono svolti incontri con figure istituzionali e familiari di vittime di mafia, tra cui Peppino Fazio, papà di Michele morto a soli 16 anni, nel 2001, a Bari vecchia, solo perché si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

 

MIchele Abbaticchio sindaco di BitontoInfatti, come spiega Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e vicepresidente nazionale di Avviso Pubblico, «i giovani ricevono realmente un insegnamento quando sentono storie concrete. Io proporrei a scuola una formazione specifica sul piano dell’antimafia sociale, magari analizzando scritti o articoli di figure come Borsellino e Falcone. Vorrei che i giovani capissero che gesti all’apparenza piccoli o ‘innocui’, anche se illegali, come comprare marijuana, finanziano in realtà organizzazioni criminali di cui automaticamente si diventa complici».

Quindi, come si fa legalità oggi? Risponde Leoni: «Il termine ‘legalità’ è troppo abusato: è fondamentale parlare di responsabilità e corresponsabilità, rendersi conto che ognuno è padrone del proprio destino e può contribuire con la propria condotta, serietà, lavoro a creare un contesto e un moto positivo di riscatto. I giovani non sono il futuro, ma prima di tutto il presente, e devono contribuire con la propria condotta quotidiana e il proprio impegno a comporre quel puzzle che può rendere migliore la società».

 

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Avviso Pubblico

Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie” è un’associazione nata nel 1996 con l’intento di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella pubblica amministrazione e sui territori.

Al momento conta in tutta Italia più di 360 soci tra Comuni, Unioni di Comuni, Province, Regioni.
Attualmente, l’associazione è presieduta da Roberto Montà sindaco di Grugliasco (Torino).

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Ortensia Ferrara