La mafia esiste?

Tutto iniziò il 19 luglio 2017, in occasione del 25° anniversario della scomparsa di Paolo Borsellino e della sua scorta. Sotto quell’albero a lui intitolato e dinnanzi alle testimonianze di Rita Borsellino e don Luigi Ciotti, la domanda non poteva che sorgere spontanea. All’inizio del nuovo anno scout non avevamo ancora trovato risposta ed è così, che al momento di scegliere il tema per il nostro capitolo, non abbiamo avuto alcuna esitazione.

La prima attività che abbiamo organizzato è stata un’inchiesta tra gli abitanti di Motta S. Anastasia e il paesino limitrofo Piano Tavola, ai quali abbiamo posto la stessa domanda che ci era sorta pochi mesi prima: “la mafia esiste?”.
Seppur qualcuno continui a negare l’esistenza di questo fenomeno, la maggioranza della popolazione ha affermato che la mafia esiste e non potevamo che essere d’accordo. Successivamente il Senatore Giarrusso ci ha voluto come moderatori il 13 gennaio del 2018 in occasione della presentazione del suo libro intitolato: “Il voto di scambio politico-mafioso”.
Quel pomeriggio l’aula magna della Scuola media di Motta era piacevolmente piena di cittadini. Leggendo il libro del senatore ed ascoltando le sue parole, abbiamo capito che la mafia non è assolutamente scomparsa, si è evoluta in modo da non essere più la mafia delle stragi ma quella ”dei colletti bianchi”. Nei giorni successivi ci siamo recati nella libreria Cavallotto di Catania perché il magistrato Sebastiano Ardita e Attilio Bolzoni, giornalista antimafia del quotidiano La Repubblica, hanno tenuto una conferenza dal titolo: “La mafia dopo le stragi”.

Di Attilio Bolzoni ci ha colpito una frase: “È inutile ricordarlo avvolto nelle bandiere, nei cortei, negli slogan, nella propaganda di una certa antimafia diventata sempre più consociativa e arsa di denaro. Bisogna ricordare Falcone semplicemente per quello che ha fatto, cose straordinarie come il maxi-processo di Palermo. Solo in questo modo le nuove generazioni possono capire cosa ha fatto il giudice magistrato per l’Italia e per il mondo. Pochi sanno che subito dopo l’attentato di Capaci, il congresso Americano si è riunito e all’unanimità ha votato una risoluzione dove ha dichiarato l’attentato a Giovanni Falcone un atto di guerra contro Gli Stati Uniti d’America.”

Il nostro percorso è poi continuato con una conferenza, nella quale, oltre a presentare i risultati dell’inchiesta, si è parlato dell’evoluzione del fenomeno mafioso dai tempi delle stragi ai nostri giorni, soffermandoci su personaggi ormai quasi dimenticati che hanno sacrificato la propria vita per la legalità e la giustizia venendo uccisi proprio dalla mafia.

Ci siamo ripromessi come azione del nostro capitolo, di girare le scuole di Motta per parlare di mafia e soprattutto delle vittime dimenticate, perché è necessario non solo tenere vivo il loro ricordo ma anche la fiamma della legalità e della giustizia.

Clan Forza e Speranza del Motta 1