Clan/fuoco Rosa dei Venti, Gruppo San Giuliano I
Quest’anno la tematica da noi scelta per il capitolo è la dipendenza adolescenziale, un argomento che troviamo attualmente rilevante, soprattutto nella zona in cui viviamo. In particolare ci ha colpito come nel corso dell’adolescenza ognuno di noi sia entrato in contatto, in diverse modalità e con diversa intensità, con un’ampia gamma di dipendenze. Questo articolo è il frutto del nostro lavoro.
Arriva quasi per tutti il giorno in cui ci viene proposta la prima sigaretta, un momento che quasi rappresenta un rito di passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza e che spesso porta ad altre esperienze potenzialmente pericolose. Ci siamo chiesti come mai questo primo contatto con il mondo delle dipendenze avvenga quasi inevitabilmente nell’adolescenza e come il contesto sociale in cui si vive – per noi periferia milanese – possa influenzare ogni individuo. L’inizio di un nuovo capitolo è stata l’occasione per approfondire questo tema provando a indagare le motivazioni alla base di questo fenomeno sociale.
Il nostro percorso è incominciato incontrando due educatori, dai quali abbiamo appreso che il primo passo per uscire dalla dipendenza è la motivazione al cambiamento. La dipendenza è un’esperienza conosciuta da ognuno di noi fin dalla nascita che si conclude con il raggiungimento dell’autonomia grazie a facoltà ed esperienze acquisite. La dipendenza può essere però patologica. Essa corrispondere a un mancato raggiungimento della capacità di sopravvivere solo grazie a sé stessi e all’affidarsi di conseguenza ad un agente esterno che diventa fondamentale per la nostra sopravvivenza. La dipendenza patologica investe e distrugge ogni aspetto della nostra vita: economico, sanitario ed emotivo soprattutto.
Successivamente abbiamo elaborato un questionario sul tema, da sottoporre ai nostri coetanei provenienti principalmente dal sud-est milanese. Dai risultati si evince che essi entrano in stretto contatto con il mondo delle dipendenze, personalmente o attraverso altri, senza però essere consapevoli della loro pericolosità. L’80% dichiara di essere a conoscenza di almeno 1 persona che fa uso regolare di sostanze. Le nostre domande non riguardavano solo le dipendenze più classiche da stupefacenti o da alcool, ma anche la dipendenza affettiva, che porta a sentirsi condizionati psicologicamente dal comportamento e dalla presenza o meno di una persona, e quella da social network. Queste due ultime situazioni pur essendo alquanto diffuse, spesso non vengono considerate e affrontate con la giusta attenzione. La stragrande maggioranza dei giovani passa molto tempo al cellulare, quasi l’81% crede che il proprio rendimento scolastico sia fortemente influenzato dalle dipendenze, ma parallelamente è opinione diffusa che questo tema dovrebbe essere trattato diversamente, sia dai genitori che dai professori, dato che spesso non sono in grado né di riconoscerne i sintomi né di affrontarli.
Grazie a questo capitolo, abbiamo raggiunto una consapevolezza maggiore su quale sia l’entità del problema delle dipendenze. Il nostro obiettivo è quello di stimolare le persone a riflettere sull’argomento, a non perdere l’attenzione, indagando maggiormente sugli aspetti sociali che interagiscono con le scelte di un adolescente e di come dovrebbero essere trattati da chiunque sia coinvolto nella sua educazione.