Occhio di Lince

Storia di una Guida


“Nel 1954, ho scelto lo scoutismo per prendere il largo dalla comoda tentazione di restare a guardare il mondo che cambiava attorno a me. Con la promessa mi sono impegnata a non essere spettatrice degli eventi ma di fare scelte coraggiose, anche controcorrente, per inseguire gli ideali di Baden-Powell e i valori cristiani. Tutto questo mi ha sostenuta con forza e ancora oggi alimenta la mia anima come donna, moglie, madre e nonna. Ho camminato tanto, a volte anche inciampando, ma cercando sempre di non perdere di vista i valori fondamentali. Ho incontrato persone meravigliose che mi hanno aiutata a crescere e diventare una persona un po’ migliore. Lo scautismo ha reso la mia barca più forte per portare i grossi macigni che a volte la vita carica sulle nostre spalle. Ho avuto il privilegio di fare strada con tre generazioni di ragazzi, cercando di essere un’educatrice umile, onesta e ferma nei principi. Fino ad ora la vita è stata generosa con me per aver visto diventare uomini retti molti figli e figli dei figli inseguendo assieme questi ideali. Non è stato facile ma meraviglioso. ‘Estote parati’ sarà sempre il mio motto, ogni volta che qualcuno vorrà condividere con me la gioia di una ‘partenza’ o la fatica di uno scoglio inaspettato. Questa lunga esperienza è il tesoro che mi resta e che come dono custodisco e offro per servire chi lo vorrà. Vi lascio queste parole per dar voce a chi ha camminato prima di me, per chi cammina ora e per chi verrà, con la speranza che sia stimolo ad amare lo scautismo.” _ Occhio di lince, 2017

Maria Luisa Piccino, Occhio di lince, classe 1939, tra qualche giorno (il 19 marzo) compirà 82 anni. Quella che avete appena letto è la sua lettera della Partenza, che ha preso 4 anni fa dal Gruppo scout San Bonifacio 2, dopo 63 anni di generoso e appassionato servizio come capo.

Lei quel Gruppo l’ha fondato quando aveva appena 15 anni, insieme all’amica Annalisa Carellini e poche altre ragazze, nel lontano 1954. La prima esperienza di scautismo al femminile sul territorio, un gruppo AGI (Associazione Guide Italiane), che nel 1955 vedeva le sue prime Promesse.

Con i pochi mezzi di allora, partì per il Jamboree del 1957 in Inghilterra, ospitato nel Grande Parco di Windsor, nel palazzo reale della regina Elisabetta II, dove conobbe Olave, la moglie di Baden-Powell.

Dopo la fusione tra ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani) e AGI (1974) ha partecipato ad un campo di formazione a Colico, dove ha conosciuto Vittorio Ghetti (Cicca – Volpe Azzurra), fratello di don Andrea (Baden), entrambi Aquile Randagie. Per la prima volta in Italia veniva organizzato un campo in quella speciale Base scout. Nel 1960, dopo il Campo di 2° tempo nell’appennino tosco-emiliano, Maria Luisa è diventata ufficialmente capo.

Era fra i partecipanti alla Route nazionale dei Piani di Pezza nel 1986. Anni splendidi, coraggiosi, sempre supportata moralmente e fisicamente dal marito Davide Bertagnin. Ha camminato sulle strade del mondo, l’Eurofolk, la route in Corsica, sui Pirenei, a Gerusalemme, a Santiago… contribuendo a far crescere attorno a lei il desiderio di condividere l’avventura scout.

Ha dedicato tutta sé stessa allo scautismo con costanza e fede negli ideali di Baden-Powell. Esperienza che le ha sempre restituito entusiasmo, crescita umana, un’insostituibile linfa di vita per affrontare le difficoltà e i sacrifici di tutti i giorni.

Attualmente Maria Luisa è censita nel Masci (Movimento Adulti Scout Cattolici) di San Bonifacio.

Essere scout è una scelta per sempre.
Buona strada Occhio di lince!

Si ringrazia Marina Bertagnin per il racconto e per le immagini d’archivio.