Non c’è bene per ognuno se non c’è bene comune

Noviziato Wanderlust, Gruppo Angri 3

Già da tempo riflettevamo e parlavamo di tematiche relative all’ambiente, spinti soprattutto dalle notizie che ci giungevano da più fonti e dalle iniziative di migliaia di giovani.

Gli attivisti di Fridays for Future hanno capito che non è più tempo di far finta di niente e di rivolgere lo sguardo dall’altra parte. Bisogna agire ora, insieme, con tenacia, per cambiare una situazione non più sostenibile.

Alla luce di tutte queste considerazioni, ci siamo guardati intorno e abbiamo capito, purtroppo, che non dovevamo andare troppo lontano. Una grande e vera emergenza ambientale è sotto i nostri occhi, sotto i nostri piedi, la respiriamo, ce ne ammaliamo. È stata questa una vera e propria presa di coscienza e noi scout non possiamo accettare che tutto ciò si consumi nell’indifferenza generale, non possiamo e non vogliamo essere complici di un declino annunciato, subito, sopportato.

L’emergenza di cui stiamo parlando è il grande inquinamento del fiume Sarno che ha determinato, oltre al disastro ambientale, un notevole aumento della percentuale di patologie delle persone che abitano nei territori circostanti. Anche noi cittadini di Angri siamo direttamente coinvolti.

Il passo successivo alla presa di coscienza è stato lo studio, l’informazione, la conoscenza del problema perché “Se non sai non puoi”. Il terzo passo è stato quello di aprire il nostro “sentire” alle maestranze e alle autorità del territorio. Per questo abbiamo contattato il sindaco, la giunta comunale, rappresentanti dell’opposizione, varie associazioni, tra cui il Fronte Civile, convinti che da soli si fa poco ma insieme si può incidere con più forza. Ci siamo aperti al territorio e abbiamo realizzato un video, abbiamo attivato una petizione, abbiamo installato banchetti e palchetti per la raccolta delle firme. Abbiamo impiegato parte del nostro tempo per ciò che credevamo utile, doveroso, necessario. È nato così un sentimento comune che ha aperto i cuori e le menti a ciò che si può fare affinché anche la situazione della nostra terra possa migliorare.

Questo è in sintesi ciò che abbiamo fatto finora, basta? Assolutamente no. È solo l’inizio, siamo consapevoli che la strada è ancora lunga, non facile, che quest’impegno richiederà tanta energia, tanta disponibilità, ma noi ci siamo. Infatti, per continuare, abbiamo pensato di attuare una protesta pacifica realizzando una marcia che percorrerà i territori limitrofi al fiume Sarno. Questa azione mira a rendere consapevoli tutti che qualcosa comincia a muoversi e coinvolgere le persone, comprese quelle che hanno l’onere, l’onore e la responsabilità delle scelte future, affinché tutto ciò che sarà fatto tenga conto del buon senso, dell’opportunità e del bene comune e che non sia finalizzato ad interessi di parte, al mero mercimonio di ragioni affaristiche, all’interesse di pochi a discapito di molti. Inoltre, è fondamentale tenere sempre presente che l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo e la terra che calpestiamo sono beni inestimabili che vanno tutelati, salvaguardati, difesi, per prenderci concretamente cura della nostra vita e di quella degli altri.

 

Questo slideshow richiede JavaScript.