Kyenge: "Chi rappresenta gli altri deve dare il buon esempio"
"Chi ha un ruolo di rappresentanza deve saper dare un buon esempio, degno di un educatore”. È uno degli spunti della parlamentare europea Cécile Kyenge invitata a San Rossore in occasione della Route nazionale Agesci. Kyenge parla di educazione civica, della aspettative nutrite riguardo alle decisione prese dal Parlamento europeo, dei temi dell'immigrazione, di diritti e doveri. E dà anche qualche consiglio ai ragazzi.
“La cittadinanza attiva si basa sull'educazione civica, che va ...
Orazio, il capo che parla diverso
Orazio Pennisi dell' Acireale 2 è l'unico capo sordomuto presente alla Route nazionale: lo abbiamo incontrato e gli abbiamo chiesto come svolge la sua attività di educatore. Come ci si aspetta la vita in comunità è più complicata di una normale vita di clan, ma le problematiche sono esclusivamente comunicative: ad Orazio non è mai capitato di scontrarsi con la sua comunità a causa della sua difficoltà.
Durante il suo percorso nello scautismo, iniziato all' età di 19 anni, non sono ...
Rita Borsellino agli scout: vi auguro di formare una società giusta
"Il vero coraggio consiste in questo: per creare si deve accogliere”. Lo ha detto Rita Borsellino, sorella di Paolo magistrato vittima della Mafia, intervendo ad una delle tavole rotonde della Route nazionale Agesci a San Rossore. “Vi auguro di essere giusti e di formare una società giusta", aggiunge Borsellino durante un altro passaggio del suo discorso.
Durante la tavola rotonda, Rita Borsellino ricorda suo fratello: “Riconoscevo in Paolo tutto ciò che c'è di positivo, ma io? Io ...
“Ho passato in ospedale un giorno in più rispetto a Napoleone sull'isola d'Elba”
Beatrice Vio, detta Bebe, ha diciassette anni e nel 2008 ha scoperto di aver contratto una grave malattia dal nome minaccioso: il meningococco.
Si è svegliata giorno dopo giorno con le vene che le scoppiavano e che le creavano ferite agli arti periferici del corpo. Ha trascorso centoquattro giorni in ospedale e di ciò si dice contentissima perché ha raggiunto un primato: ha passato sull'isola d'Elba un giorno in più rispetto all'esilio di Napoleone.
A causa della necrosi portata dalla ...
Imed e la sua storia di detenzione
Nel laboratorio Oltre il muro di cinta, Elena del Perugia 1 e Gianvittorio, Responsabile regionale dell'Umbria, chiedono ai partecipanti di riflettere su ciò che si trova al di là del muro: i “delinquenti”, coloro che non vogliamo vedere.
Porta la sua testimonianza Imed, un tunisino che vive in Italia da 12 anni. È arrivato in Italia a nuoto clandestinamente, si è imbarcato e ha viaggiato di nascosto sotto i camion. La sua è una storia davvero difficile: per due anni vive in una ...