Sporchiamoci le mani in questo mondo
Di fronte ai problemi della società, che richiedono una risposta concreta, capita ai più di dire fra sé e sé: “Non posso farci nulla” oppure, frase ancora peggiore: “Non mi riguarda”.
Questo approccio rinunciatario e remissivo non consente, tanto al singolo individuo quanto alla società, di comportarsi in maniera adeguata per migliorarla.
Noi, abbiamo deciso di sporcarci le mani.
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Don Milani 50 anni dopo
Un anniversario che ci scuote
“Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l'obbedienza non è ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l'unico responsabile di tutto" (dalla Lettera ai giudici di Don Lorenzo Milani del 18 ottobre 1965)
Il 2017 è un anno significativo per i più poveri e gli ultimi. Si avvicina, infatti, il ...
Dalla legalità alla responsabilità
Parti di un puzzle per una società migliore
I sindaci di Gazoldo degli Ippoliti e Bitonto raccontano il loro impegno per la legalità
«Il Comune che rappresento, Gazoldo degli Ippoliti (MN), aderisce dal 2012 ad Avviso Pubblico, l’associazione che mette insieme Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie – spiega il sindaco di Gazoldo degli Ippoliti Nicola Leoni – tra i suoi punti di forza, la possibilità di creare una rete, in cui anche l’ultimo arrivato può ...
A San Rossore si inaugura il Viale delle Aquile Randagie
A San Rossore, il viale che collega le Cascine Vecchie alle Cascine Nuove viene da oggi intitolato alle Aquile Randagie. Quello stesso viale che è stato percorso in lungo e in largo dagli oltre 30 mila partecipanti alla route diventa un luogo dove simbolicamente viene passato il testimone del coraggio tra generazioni. Qui si incontrano gli scout che ieri si sono ribellati alle ingiustizie del regime fascista con i giovani che oggi fanno del loro meglio per compiere le proprie azioni di ...
Quello che resta e sarà: parlano gli Incaricati alla Branca R/S
Un bilancio della Route nazionale? E' ancora presto per farlo, certo. Ma alcune indicazioni da portarsi a casa, appunti e spunti per il futuro, ci sono. Oltre a mille emozioni, ricordi, sensazioni. Vale per ogni rover e ogni scolta, per ogni capo. Vale per ogni clan e per le intere Comunità Capi coinvolte nel servizio. Vale, a maggior ragione, per i vertici della Branca R/S. Abbiamo intervistato Elena Bonetti e Sergio Bottiglioni, Incaricati nazionali, e padre Giovanni Gallo, assistente ...
Rover e scolte si salutano: "Ma ci lega un impegno, diritti al futuro"
Prove canti a 32mila voci; il saluto della mamma di Mattia, rover scomparso pochi giorni prima dell’inizio della Route nazionale, che ha inviato i fiori che addobbano l’altare, in ricordo di tutti gli scout scomparsi; i fazzolettoni colorati che roteano in aria per salutare l’elicottero della Forestale; gli annunci al microfono di foulard, e in alcuni casi di rover, dispersi
"I giovani e la Chiesa oggi": riflessioni, dubbi, richieste
I giovani e la Chiesa oggi è il titolo della tavola rotonda che si è tenuta l’8 agosto nel quartiere della Fedeltà. Condotta dal clan del Pordenone 2, sono stati protagonisti Luciano Manicardi della comunità monastica di Bose, don Antonio Rizzolo della comunità dei Paolini di Vicenza e direttore della rivista Credere e Alberto Chiara, caporedattore responsabile di Famiglia Cristiana.
Si è discusso del gap tra giovani e Chiesa, mostrato dalle statistiche da record illustrate da Alberto ...
Favorire l'integrazione tra i primi e gli ultimi del mondo
Nel quartiere della Fedeltà si è tenuta nella mattinata dell’8 agosto la tavola rotonda dal titolo Primi e ultimi: dov'è il mio posto?. Coordinata da rover e scolte del Venezia 6, la tavola rotonda ha visto gli interventi di Luciana Delle Donne, Suor Giuliana Galli e Don Roberto Davanzo. Il tema della tavola rotonda, che ha coinvolto circa 150 ragazzi dei vari sottocampi, è nato da una domanda che i ragazzi del Venezia 6 si sono posti all’inizio della loro strada di coraggio: quella di ...
Enrico Brizzi: gli scout rendono il mondo un posto migliore
Se Jack Frusciante è uscito dal gruppo, il suo papà letterario, Enrico Brizzi, per un po’ di anni c’è stato, nel gruppo. In un gruppo scout, per la precisione quello del Bologna 16. Lo scrittore emiliano, famoso proprio per il romanzo dedicato alle vicende del 17enne bolognese Alex D., ha vissuto l’esperienza scout dai sette ai 19 anni, compiendo l’intero percorso formativo Agesci: è stato lupetto per quattro anni, poi esploratore (che comprende ragazzi tra gli 11 e i 16 anni), ...